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VAZIA
Le origini
dell'antica città di Vazia
(panorama) sono avvolte dal mistero dei secoli e strettamente
legate alla civiltà dei Sabini che risale ai tempi della preistoria, quando
Roma non era ancora nata.
Presumibilmente, fu il popolo dei
Pelasgi (Pelagus = mare) a stabilirsi nel territorio di Vazia. I
Pelasgi, infatti, fondarono la città di Lesta, sul colle omonimo, distante da
Rieti 4 Km.,che fu scelta come capitale (lo scrittore greco Dionigi di
Alicarnasse, che insegno a Roma nel 30 A.C., la chiamo metropoli). Vazia,
secondo alcune fonti, fu fondata da Enotro, figlio di Licaone re di Arcadia,
sulla fine del XV secolo avanti l'era volgare. Vazia
o Batia, Dionisio la pone sulla via latina a trenta stadi da Rieti.
Lo storico Alicarnasso scrive:"Rursus a Reate versus Latinam viem euntibus,
occurrit at trigesimum stadium Vatia". Secondo il Martelli Vatia avrebbe
avuto origine Sicula. Il Martelli,seguito da Micheli, identifica Vazia deve è
Poggio Vittiano o Vaziano, tra Colle Marsolino e S. Lucia del Sambuco; però il
Martelli si trova indeciso nei riguardi della distanza, ed afferma che si deve
essere incorsi certamente in errore dicendo che Vazia è alla distanza di circa
quattro miglia da Rieti, perché Poggio Vittiano lo è invece a circa diciotto
miglia,ed è cosi' grande il suo imbarazzo che ammette, perfino, possa trovarsi
Vazia in altro sito. E' incontestabile, dunque, che questa città,la quale come
ricorda il Varrone, faceva parte del gruppo di Cotilia,era a nord est di Rieti.
La pelasgica Vazia era situata non lontano dall'attuale via Salaria ove appunto,
nell'estate del 1828, il celebre archeologo Edward Dodwell, individuò le sue
vestigia, le quali vengono a confondersi con quelle della confinante città di
Lista, che distava da Vazia appena sei stadi, ovvero poco più di un chilometro.
Il Bargoni osserva che Vazia poteva trovarsi benissimo non lungi dall'attuale
Campo Loniano; ed è quì, afferma, che trovasi una località distinta, tuttora,
col nome di Vaiano o Vaziano, con tracce di grandi acquedotti, reticolati, e con
la testimonianza di una forte tradizione sulla esistenza di un'antica città in
quella zona. Lungo la via che conduce a Cittaducale, dunque, a circa cinque
chilometri e mezzo da Rieti, si giunge ad un luogo che, secondo il Dodwell,
doveva essere il centro urbano di Vazia, la quale riceveva fresca acqua dalle
sorgente delle montagne a mezzo dell'acquedotto Vaziano di cui si rinvennero
alcuni resti. Dai frammenti ritrovati si può
stabilire che Vazia era adagiata tra Vaiano e Villa Troiana. Il Sindaco di
Lugnano, Matteocci Carlo, nel 1865 così scriveva:"Vaiano è l'unico sobborgo
sopravvissuto all'antica città di cui è stato tramandato il nome:
Vajano-Vaziano. Sotto la casa di Armando Rufini ed in linea retta fino al casale
di Graziani sono stati trovati vecchi muri , tracce di grande acquedotti, vasi
antichi, svariate figure a colori, grandi lapidi e mura ciclopiche con blocchi a
secco". Marco T. Varrone ed il Nierbhurt affermano che il console
Publio Sempronio nell'anno 300 a.C. distrusse Rieti e tutti i paesi interni.
Dopo la distruzione dei Romani, i superstiti, perseguitati, si ritirarono sui
monti, riunendosi in gruppi, in varie località. Negli ultimi tempi, nel
territorio ai piani di Lugnano e di Villa Troiana è ritornato, per volontà e
desiderio di quegli abitanti, il nome di "Vazia", a ricordo della
grande città preromana. Vazia
fu zona di confine tra il Regno Pontificio e il Regno delle due Sicilie come
dimostra la stele posta sulla strada di Castelfranco (foto1
foto2 foto3)
Nel 1928 Vazia venne a perdere la propria autonomia di
Comune e fu aggregata a Rieti, andando ad incrementare la costituenda
neoprovincia. Il 7 Ottobre 1986 il Ministro dell'Interno, visto il decreto in
data I° Settembre 1986, con il quale il Vescovo Diocesano di Rieti determina la
sede e la denominazione della Parrocchie costituite nella propria Diocesi,
conferisce la qualifica di Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto alla
Parrocchia di S. Maria delle Grazie, sita in Vazia. Essa comprende le seguenti
frazioni: Vazia, Castelfranco, Lisciano, Lugnano, Madonna del Passo, Cupaello,
Vaiano.
Foto
della sede dei "Beni Civici" Foto
della Scuola Elementare Foto
dell'Istituto Alberghiero Foto
dell Casa Cantoniera
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