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MADONNA DEL PASSO I ricorsi storici determinano alcune situazioni, che nessuna volontà umana avrebbe potuto prevedere.Dalla città pre-romana di Vazia è scaturito Lugnano; ebbene, è proprio da Lugnano che il "testimone" passa al nuovo agglomerato (Madonna del Passo) che sorge nelle vicinanze dell'antica città dei "pelasgi".Dagli atti originali, redatti in occasione della Sacra Visita fatta da Mons. Luigi Filippi nel 1875, risulta che nei piani di Lugnano e propriamente nel punto dove si incontravano le vie che venivano da Lisciano, da Cantalice e da Lugnano, sorgeva una piccola chiesetta denominata S. Maria del Passo nella quale Mons. Manieri con decreto del 12 Maggio 1832 trasferiva dal Castello di Lugnano la parrocchia di 5. Giovanni Battista.La traslazione, che ottenne anche l'approvazione sovrana il 10 settembre 1834 con Regio Decreto dell'allora Re delle Due Sicilie Ferdinando II, fu decisa con lo scopo di provvedere ai bisogni di coloro che, lasciato il Castello di Lugnano abitavano i vicini Casali e che costituivano una popolazione di 429 anime.La chiesetta era, però, insufficiente per i numerosi fedeli ed anche mal ridotta. Mons. Luigi Filippi ebbe allora la felice idea di ingrandirla, o meglio di far sorgere sullo stesso luogo una nuova Chiesa.Il solito problema fu, anche allora, il denaro; si ricorse dunque ad una pubblica sottoscrizione; l'esempio fu dato da Mons. Filippi stesso e non rimase senza seguito. La generosità degli abitanti dei Casali permise, nel 1872 d'iniziare i lavori, che si conclusero nel 1888. Alle offerte dei fedeli si aggiunsero poi le rendite dei Luoghi Pii amministrati dalla Famiglia Faraglia e specialmente dai Signori Bartolomeo e Giacomo, padre e figlio. Altro contributo sostanzioso fu quello del sacerdote Don Giuseppe Graziani che donò alla Chiesa 100 ducati col peso di dieci Messe annue. Il vescovo per assicurare l'assolvimento di detto obbligo dispose, come fu fatto, che si collocasse sul Consolidato Romano la somma di L.130 che assicuravano una rendita annua di L.10 passata poi al Gran Libro del Debito Pubblico Italiano per necessità legali e che per la ritenuta del 13,20% rendeva perciò L.8,60. Non si può non tener conto anche dell'operosità e dello zelo del Parroco Don Francesco Rossi che non risparmiò né cure, né fatiche, affinché il Tempio sorgesse con "prestezza e solidità".Sono dunque trascorsi cent'anni dal completamento della Chiesa che prendeva il Titolo di S.Maria delle Grazie per la ragione che il suo Altare Maggiore era dedicato alla Vergine Santissima.Il 10 aprile 1988 prende possesso della parrocchia Don Ferdinando Tiburzi, che diventa il parroco di un vasto territorio secondo la dimensione della nuova ristrutturazione prevista dal decreto del l°settembre 1986.L' accesso all'organo è ora reso possibile da una solida e ben rifinita scala a chiocciola che ha tranquillizzato i familiari di tanti bambini che partecipano numerosi ed assiduamente al corso d'organo tenuto dal Parroco Don Ferdinando Tiburzi. Sono stati effettuati gli allacci del gas metano e dell'acqua,che hanno permesso d'installare l'impianto di riscaldamento.Si è provveduto alla tinteggiatura delle parti ristrutturate; è in programma anche l'ampliamento dell'attigua Sacrestia, il cui progetto è stato ulteriormente approvato dal Comune di Rieti e che sarà realizzato con i fondi della Confraternita di 5. Antonio.E' stata portata a termine anche l'installazione della "bussola" con porte laterali che salvaguarderanno la Chiesa dai rumori esterni, che spesso disturbano le funzioni.L' intraprendenza di alcuni collaboratori e grossi sacrifici economici hanno consentito di effettuare i lavori di restauro della casa parrocchiale, sita in via Vaiano.Madonna del Passo diventa, quindi, il centro pastorale della nuova parrocchia ristrutturata. |